ASPETTI AMBIENTALI - Central Kalahari Game Reserve Botswana

L’Africa è dotata di un sistema ben sviluppato di aree protette, che sono classificate secondo i criteri elaborati dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, (IUCN), attiva dal 1948 e con sede a Gland in Svizzera. Si tratta di un’organizzazione che comprende i governi, le Organizzazioni non Governative (ONG), gli Istituti di ricerca e le Agenzie di conservazione di 120 paesi. L’obiettivo dell’IUCN è di promuovere l’istituzione e la gestione di una rete mondiale di aree protette, che è perseguito mediante vari convegni e la pubblicazione periodica di una lista delle specie animali in via di estinzione.

Le categorie riconosciute dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura sono classificate in:

  • Riserve naturali integrali: si tratta di aree protette caratterizzate da ecosistemi rappresentativi e gestite principalmente per scopi scientifici.

  • Aree Wilderness: sono aree protette gestite principalmente per la protezione della natura selvaggia.

  • Parchi Nazionali: nati per proteggere l’integrità ecologica di uno o più ecosistemi, tutelando l’ambiente anche per le generazioni future, forniscono l’opportunità per la ricerca scientifica, l’educazione e il turismo, purché ecologicamente e culturalmente compatibili.

  • Monumenti Naturali:sono aree protette gestite principalmente per la conservazione di specifiche caratteristiche naturali.

  • Aree per la gestione di specie di habitat: si tratta di aree terrestri o marine utilizzate per assicurare il mantenimento degli habitat o per esigenze particolari delle specie.

  • Paesaggi terrestri o marini protetti: sono aree terrestri con il litorale e il mare dove l’interazione tra popolazione e natura ha prodotto aree con valore estetico, culturale e ecologico oltre ad un carattere distintivo per l’alta diversità biologica.

  • Aree per la gestione delle risorse: sono aree protette che servono per l’uso sostenibile degli ecosistemi naturali; gestite per il mantenimento della diversità biologica, forniscono nello steso tempo un uso sostenibile di prodotti e servizi naturali per far fronte ai bisogni della comunità.

Il Central Kalahari Game Reserve, è inserito nella categoria aree per la gestione di specie di habitat. La Riserva istituita nel 1961 copre un’area di cinquantaduemila chilometri quadrati e comprende solo una parte del Kalahari. Molto più vasta della Svizzera, è situata su un altopiano semidesertico con altezze medie di circa 900 metri s.l.m. nell’area centrale del Botswana, e si colloca tra le riserve più grandi al mondo.

E’ caratterizzata da forti escursioni termiche e scarse precipitazioni.

Durante la stagione invernale da giugno ad agosto (inverno australe),le temperature possono scendere ben al di sotto dello zero nella notte e salire a trenta gradi durante il giorno. Allo stesso modo durante la stagione estiva da dicembre a marzo (estateaustrale), il termometro può oscillare dai dieci gradi la notte fino ai quarantacinque gradi diurni.

Le precipitazioni, che variano tra i 150 e i 250 millimetri all’anno, si presentano sotto forma di temporali violenti ma di breve durata. L’irregolarità dei fenomeni favorisce una vegetazione prettamente semidesertica. Le caratteristiche delle piogge sono influenzate dalla pressione atmosferica che si crea a ridosso dei monti Drakensberg, tra il deserto del Kalahari e l'Oceano Indiano e dalla collocazione a Latitudine Sud 22° 50’ e Longitudine Est 23° 80’.

Il confine sud del parco è posizionato sulla linea del tropico del Capricorno.

Le piogge aumentano man mano che ci si sposta da sud a nord, dal momento che i venti settentrionali sono più umidi rispetto a quelli meridionali. Il settore sud occidentale che si estende dal Deserto del Kalahari alla Namibia, dal Gemsbok Kalahari al deserto del Karoo è il più arido. Le acque calde della corrente del Mozambico sono un’importante fonte di umidità per il paese nell'estate australe, ma più importante è la cosiddetta Congo Air. Questa corrente d'aria deriva dagli alisei di Sud-Est dell’Atlantico meridionale che si arricchisce d'umidità passando sulla foresta e sui fiumi del bacino del Congo provocando la maggior parte delle piogge del Botswana. Le masse d'aria per dare luogo a piogge devono essere umide e non troppo calde rispetto alle terre sottostanti;l'instabilità, infatti, è favorita dall’aria calda che salendo incontra aria più fresca alle quote superiori.

Anche se l’area del Kalahari oggi è una zona semiarida, il sottosuolo del deserto ha grosse riserve idriche derivanti da residui di antichi laghi come il Makgadikgadi Pan,risalente a diecimila anni fa.

Nonostante il Central Kalahari sia identificato dal WWF come ecoregione Kalahari Savana Xerico (savana arida), questo territorio presenta una discreta varietà di piante, quali: Acacia erioloba, Terminalia sericea, Grewia (piccoli arbusti) e Acacia hebeclada Inoltre offre frutti come i meloni Tsamma striscianti (una varietà particolare di meloni), i cetrioli selvatici che sono importanti fonti di acqua e di cibo per gli abitanti del luogo e per gli animali nel periodo di maggiore siccità Anche la fauna è molto variegata, ricca di predatori, ungulati, rettili e uccelli.

Tra i predatori troviamo leoni, ghepardi, leopardi, iene maculate, iene brune e licaoni. Tra

gli ungulati vi sono lo springbok, l’hartebeest, il gemsbok che altro non sono che specie diverse di antilopi africane oltre ai vari mammiferi di piccole e medie dimensioni, quali il lupo selvatico (ardwolf), il caracal che appartiene alla categoria dei felini, lo sciacallo, il tasso del miele, il gatto selvatico africano, l’istrice, la genetta, l’otocione, il suricate e la mangusta.

Non mancano naturalmente anche vari tipi di uccelli come l’aquila, il gufo, il falco, l’uccello segretario oltre ai numerosi rettili.

Gli animali selvatici e in particolar modo alcune specie di antilopi, non completamente adattati alle forti carenze idriche, hanno la necessità di migrare per procurarsi l’acqua necessaria. a fauna, però, è ostacolata dalle recinzioni delle aziende agricole presenti nelle zone adiacenti la riserva e durante la migrazione a volte restano intrappolati nelle reti, arrivando ad una lenta e dolorosa morte.


La rete idrografica del Botswana è limitata. Essa presenta due bacini fluviali importanti: l'Okavango e il Limpopo. L’Okavango nel nord-ovest, forma il più grande delta interno del mondo e parte delle sue acque si riversano nel lagoNgami, ai confini con il Central Kalahari Game Reserve. A sud-est il Limpopo segna il confine del Botswana con il Sudafrica.

Le grandi saline del Makgadikgadi Pan in Botswana forniscono pozze d'acqua stagnanti durante la stagione delle piogge corsi d’acqua che attraversano la riserva, sono gli affluenti dei due bacini fluviali sopra descritti e per la maggior parte dell’anno possono essere in secca.

Tutte le specie, presenti nel territorio della Riserva, hanno sviluppato la capacità di sopravvivere quasi in assenza di acqua per diversi mesi all’anno, ricavandola dalle piante, dalle radici e sfruttando l’umidità. I predatori attingono i liquidi anche dal sangue delle loro prede I principali habitat nel Central Kalahari sono: boscaglia su dune, pianura erbosa e boscaglia spinosa.

Quest’ultima viene definita anche thornveld , termine locale che indica l’adattamento delle foglie in spine, per evitare la perdita eccessiva di liquidi. L'Acacia karroo ad esempio, originaria del Sud Africa, possiede una chioma tondeggiante, composta da foglioline oblunghe e stipole spinose molto simili alle Acacie Fleckii o Mellifera.

Gli “specialisti”nel cibarsi di acacie sono le giraffe. Durante il percorso evolutivo, hanno affinato la tecnica di “spolpamento” delle foglie dai rami di acacie senza ferirsi grazie alla loro lunga lingua muscolosa e alle loro labbra appiccicose.Nel Central Kalahari sono presenti numerosi pan, che altro non sono che aree di fango incrostato di sale, in cui l’acqua piovana si deposita per brevi periodi.Il terreno è ricco di humus, derivato dalla decomposizione di resti animali e vegetali.

Il tempo stimato per la formazione dell'humus varia a seconda di molti fattori, soprattutto del clima.

Si tratta di un territorio caratterizzato da numerose dune ricche di cespugli che offrono un rifugio sicuro a numerose specie di piccoli mammiferi.

Le pianure sono prevalentemente coperte da un manto erboso durante le brevi piogge e sono attraversate da numerosi specie di animali migratori, che seguendo i loro percorsi sostano in queste aree ricche di nutrimento.

La zona centrale della riserva è caratterizzata da una boscaglia spinosa, attraversata dal grande fiume Okwa, oggi prosciugato. Il terreno sabbioso e fertile favorisce la crescita di acacie e arbusti spinosi.

All’interno della fitta boscaglia che caratterizza l’area è stata ricavata la pista che oggi le jeeps utilizzano per attraversare il Central Kalahari Game Reserve.

La vegetazione muta spostandosi verso nord dove le aree di boscaglia spinosa lasciano il posto a un terreno sabbioso e i pochi alberi presenti offrono conforto agli animali, che cercano ombra nelle ore più calde della giornata

Debora Goretti

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